mercoledì 21 novembre 2007

Neil è sempre Neil


In questi giorni è uscito il nuovo disco del canadese dalla basetta esagerata. L' uomo in questione (per chi non l'avesse capito è Neil Young) non è solamente un cantautor, ma qualcosa di più, un mito; non mi voglio addentrare nella sua sterminata bio/discografia, mi voglio limitare a dirvi che questo nuovo lavoro è degno del nome dell'autore. Come sempre il buon Neil naviga nel mare dei generi musicali a lui più congeniali: dal tipico folk che lo ha reso celebre, al country di cui non è novizio per arrivare al rock pasando per il blues, genere a cui tutti i veri musicisti devono pagare dazio. Il disco è bello, forse più bello dell' ultimo lavoro 'living with war', ma meno rabbioso (anche prchè living è un'insulto a Bush continuo). La chicca del dread: il titolo 'chrome dreams 2' deriva dal fatto che ad inizio 70 il canadesone aveva scritto un'album che non uscì mai e che dovevea intitolarsi 'chrome dreams', da quelle scritture derivano tre pezzi di questo nuovo album, il resto (avrebbe dovuto contenere dei classiconi tipo 'like a hurricane') lo trovate sparso negli album di Neil dei 70. ASCOLTATELO.!!! Anche perchè di gente come Young hanno buttato via lo stampo.

domenica 23 settembre 2007

E' solo l'inizio


Punto primo: Spiegare il nome. The voice of rock è un semplice gioco di parole tra ciò di cui parleremo (sicuramente in larga parte) e il soprannome del grane Glenn Huges (nella foto).
E' ora di scatenarsi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!